CARLO GIUSEPPE ZUOZO
ARTISTA Bergamo - Italia
Artist statement
Le influenze sul mio modo di fare arte provengono dagli approcci distruttivi dell’opera picassiana, dal Dadaismo e dalla Pop Art. In seguito la sperimentazione di Mario Cresci mi impressiona enormemente: si può infierire su di un sacco o sulla tela, si possono produrre le più grandi deformazioni ad un volto usando i colori… piegare una fotografia è un'altra cosa..
Lo schematismo della comunicazione mi esorta a sperimentare nuove visioni. Concepisco le mie creazioni come ibride e svuotate perché ho bisogno di un approccio dirompente, che possa dare un taglio al modo di concepire le cose.
Picasso distruggeva la figura, Fontana tagliava il supporto senza intervenire sulla figurazione. Io lacero supporti e figure forando cose e persone, lavoro sulle ‘lacune’ e mi piace usare un approccio al '"negativo". Se Rotella lavorava sul retro dei manifesti pubblicitari, io preferisco il retro di fogli e fotografie.
La specialità del mio lavoro è il criterio diverso in merito alla figurazione che amo sezionare minando l’idea di unità. Così facendo creo forme ’aperte’ allo sguardo, rendendo protagonisti gli elementi marginali. Rappresentare la metamorfosi delle identità che esplodono, implodono e si rigenerano è il significato ultimo del mio lavoro: l'arte come metafora di un mondo soggetto ad un divenire evidente ed implacabile!