CARLO GIUSEPPE ZUOZO
ARTISTA Bergamo - Italia
Le forme
del
transitorio
L'uomo dovrebbe essere in grado di fronteggiare gli effetti del divenire sapendolo prima di tutto osservare. L'arte può essere un valido mezzo per raggiungere questo scopo. Traggo ispirazione dalle composizioni di P. Picasso, dai collages di H. Hoch e dai ‘Combines’ di Rauschenberg; dalle campiture informi di A. Tapies, dall’oggetto indistruttibile di Man Ray e dalle foto installazioni di M. Cresci; dagli interventi pittorici su fotografie di Urs Fischer e Arnulf Rainer. Sento l’esigenza di avviare un processo di sintesi di ricerche artistiche eterogenee, l'idea di poter fondere l'astratto con il figurativo da un lato e le tecniche grafiche con la fotografia dall'altro mi entusiasma molto. Cerco di trasmettere l’idea del transitorio riguardo a materie, forme, concetti e identità. Osservare la natura sfuggente delle cose non è attitudine utile ai fini della contemplazione estetica, è un approccio necessario alla sopravvivenza. Osservando gli elementi delle rappresentazioni bidimensionali riportati al campo scultoreo delle tre dimensioni, lo spettatore percepisce l’arte come frammentata e ambigua, come lo è la storia delle cose e delle idee. Ritengo importante adottare un approccio radicale, per nulla accomodante.




















